Corona Boreale
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È una piccola costellazione estesa su 170 gradi quadrati che si individua a oriente dell'asterismo simile a un aquilone che rappresenta la parte centrale del Boote; ancora più semplice è guardare una spanna (circa 20 gradi) a nord-est di Arturo. Di aspetto senza dubbio caratteristico, l'asterismo è legato all'antico mito di Arianna, figlia di Minosse, innamoratasi di Teseo, re di Atene nel 1235 A.C., il quale si era recato a Creta per liberarla dal Minotauro. Per consentire all'eroe di fuggire dal labirinto dove era stato imprigionato, Arianna gli dette un gomitolo di filo, che gli avrebbe consentito di raggiungere l'uscita. In cambio si fece promettere che l'avrebbe sposata e condotta con sé, ma si ritrovò poi abbandonata sull'isola di Nasso, mentre la nave di Teseo si allontanava all'orizzonte. Di lei, però, si innamorò Dioniso, che la sposò donandole un diadema d'oro come regalo di nozze, poi tramutato in costellazione. Secondo un'altra versione, Arianna non dette a Teseo il mitico gomitolo, bensì una corona splendente — donatale da Dioniso di quale pegno di fidanzamento — che gli illuminò la via della fuga.
La stella più brillante della Corona Boreale è la Alfa, nota come Gemma — nome latino traducibile con "perla", cui si affianca quello meno eloquente di Alphecca — una stella bianca di seconda grandezza distante 75 anni luce e quasi 60 volte più brillante del Sole; è leggermente variabile, ma la cosa non interessa più di tanto l'amatore in quanto abbiamo a che fare con un'ampiezza di un decimo di magnitudo su un periodo di 17 giorni.
Beta, di magnitudo 3.7, è una stella bianco-gialla (classe spettrale F) distante 114 anni luce e 35 volte la luminosità del Sole; è una doppia spettroscopica, ossia un astro la cui duplicità è stata individuata dal periodico spostamento delle righe spettrali in seguito al moto orbitale.
Gamma è di 4ª magnitudo ed è un'altra stella bianca distante 145 anni luce e 40 volte la luminosità del Sole. Infine segnaliamo la Epsilon, pure 4ª grandezza e di una colorazione aranciata che però, data la debolezza, si può notare solo con un binocolo (o un telescopio); è una gigante 90 volte più brillante del Sole e distante 90 anni luce.
La Corona Boreale è tuttavia nota per la celebre variabile R Crb, una stellina apparentemente insignificante, quando addirittura totalmente invisibile a occhio nudo. È stata doverosamente riportata sulla cartina, ma se desiderate avere qualche informazione dettagliata vi rimandiamo alla paginetta relativa (vedi).

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