Chi è Stefano Pesci?
Un astrofilo da oltre 40 anni, da quando in una lontana estate del 1975 individuò per la prima volta il Triangolo Estivo. Da allora le stelle l'hanno sempre accompagnato in una grande passione. Osservazioni di stelle variabili, osservazioni deepsky, autocostruzione di telescopi e specchi, spedizioni nei deserti cileni, ricerca visuale di supernovae (con due successi nel 1995 e 1996 assieme all'amico Piero Mazza), articoli sulle riviste italiane e conferenze al Planetario e presso altri Circoli e naturalmente la fotografia sono tutte attività che coronano la sua carriera di amatore.
Da circa 10 anni è proprietario di un osservatorio astronomico situato nella (ancora) buia Valle d'Aosta, dove effettua bellissime riprese con la sua nuova strumentazione elettronica; questo osservatorio è, in un certo senso, nato dalle ceneri del dismesso osservatorio di Promiod (v. menu "articoli").
Instancabile autocostruttore, ha realizzato una serie di dobsoniani, fra cui uno strumento di ben 51 cm, attualmente allocato (si spera temporaneamente!) in un ripostiglio.
Oltre a tutto questo è anche un caro amico, per tanti anni inseparabile compagno di osservazione di tante notti insonni passate spesso all'addiaccio in mezzo alla neve! Pianeti, comete, nebulose, galassie...praticamente tutto ciò che di meraviglioso racchiude il firmamento è passato attraverso i nostri telescopi.
Ricordo quando, appena passato il plenilunio, schizzavamo come forsennati in una località della bergamasca a scrutare galassie in cerca di supernovae, sfruttando la breve finestra di buio. Per non parlare delle lunghe e fredde notti invernali trascorse in compagnia del nostro amico Roberto Parisio, già presidente della nostra associazione, che di sovente allietava (si fa per dire) la nottata con una radiolina gracchiante tenuta a tutto volume!
Se negli ultimi anni le nostre strade si sono separate — Stefano nel suo osservatorio privato, io, come sempre, sul campo di Giovà Est — non si sono però separati i nostri intenti: trarre gioia e ispirazione dalla osservazione del cielo. Ma c'è sempre qualcosa di nuovo nella vita degli astrofili.
Quando Stefano, alcuni anni or sono, mi ha telefonato per dirmi che aveva scaricato dal mio sito tutte le mie osservazioni ho gongolato e pensato: Caspita, che sia finalmente tornato al visuale come ai vecchi tempi? Vuole forse intraprendere una collazione sistematica tra l'impressione visiva e quella fotografica? Ha magari intenzione di scrivere un saggio sull'astrofilia citando il suo amico?
Macché, niente di tutto questo. La motivazione era ben diversa e, soprattutto, molto più seria!
Ma preferisco che sia lui stesso a spiegarla. Ed è per questo che allego, papale papale, la spiritosa email che ha inviato a me e ad alcuni nostri amici.
 
(Se volete visitare il sito personale di Stefano cliccate ⇒ qui)