Lucertola
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È una piccola costellazione di 200 gradi quadrati, costituita, purtroppo, solo da stelle piuttosto deboli, non più brillanti della 4ª magnitudo. L'osservatore attento dotato di una certa dimestichezza col cielo potrà notare, poco a sud di Delta Cephei, un piccolo asterismo foggiato come una W aperta e ribaltata di 90 gradi, formata dalle stelle Beta, Alfa, 4, 5 e 2 Lacertae. Si rammenti che δ Cephei costituisce il vertice più acuto di quel triangolino isoscele situato all'estremità meridionale di Cefeo.
Nel 1679 Augustin Royer, astronomo vissuto ai tempi di Luigi XIV, aveva posto in questa regione "lo scettro e la mano della giustizia". Circa un secolo dopo un altro astronomo, il tedesco J. E. Bode, alterando l'asterismo del Royer aveva creato "Gloria Frederici", in onore di Federico il Grande di Prussia, ma, a quanto pare, nessuna di queste denominazioni piacque a Hevelius se nel suo Prodromus Astronomiae, pubblicato nel 1690, aveva riunito le stelline sotto forma di una lucertola, che è poi rimasta. Si tratta, pertanto, di una costellazione relativamente recente e pertanto sconosciuta ai tempi del Bayer quando furono per la prima volta assegnate le lettere greche alle stelle principali che sono quindi state assegnate successi- vamente in modo artificioso.
Situata in piena Via Lattea, la Lacerta riveste particolare importanza in quanto ha ospitato, dall'inizio del secolo scorso, alcune novae abbastanza luminose; fra queste è rimasta celebre quella del 1936 — ora denominata CP Lacertae, situata al confine con Cefeo — che dalla 16ª grandezza raggiunse la 2ª, divenendo così, sia pur per breve tempo, l'astro più brillante della piccola costellazione e arrivando a competere persino con Deneb. La posizione di questa stellina è riportata sia sul Tirion sia sull'Uranometria.
La Lacerta e le costellazioni adiacenti in una incisione del XIX secolo (© alamy.it) Quando si presenta una nuova costellazione, seppure poco appariscente, occorre innanzi tutto fare la conoscenza con le stelle principali e per osservare astri al di sotto della 5ª grandezza è preferibile lasciare i cieli suburbani e recarsi in una località buia.
Alfa Lacertae è l'unica al di sotto della magnitudo 4; appartiene alla Sequenza Principale ed è una stella bianca, 22 volte più brillante del Sole e distante poco meno di 100 anni luce; potrebbe essere considerata a tutti gli effetti come una sorella minore di Sirio.
Beta, la più settentrionale di quella sorta di W cui abbiamo accennato prima, è di grandezza 4,4 ed è un astro giallo-arancio situato a una distanza di 215 anni luce. Con una magnitudo assoluta pari a 0,2 è 66 volte più brillante del Sole, collocandosi poco al di sopra della Sequenza Principale.
Appena più brillante, anche se la differenza si può solo rilevare tramite un fotometro, è la numero 5, una gigante rossa 630 volte più brillante della nostra Stella. È distante 750 anni luce e se fosse posta al centro del Sistema Solare arriverebbe probabilmente a lambire l'orbita di Mercurio.
Una stellina apparentemente insignificante, ma intrinsecamente luminosissima è 4 Lacertae, di 5ª grandezza e facente sempre parte dell'asterismo a W. Questa è una gigante bianco-azzurra distante quasi 5000 anni luce e ben 32.000 volte più brillante del Sole! Alla distanza standard di 10 parsec (32,6 anni luce) brillerebbe, nel visibile, di magnitudo -6.4 e si potrebbe vedere comodamente in pieno giorno.
La seconda stella in ordine di luminosità apparente è però la 1 Lacertae, ubicata a un paio di gradi nord dal sottostante confine con Pegaso; è una gigante arancione distante 320 anni luce e 260 volte più brillante del Sole.
Un'interessante sistema multiplo è la 8 Lacertae, formata da una coppia di astri azzurri di magnitudo 5.7 e 6.5 separati da 22" in direzione nord-sud; a 1.5' SE c'è un'altra stellina di 9.3 e infine, a 5.5' SW, c'è una quarta componente di 7.8; l'abbiamo definito "interessante" perché oltre a costituire un sistema fisicamente legato, si può già osservare in un buon binocolo a 12 ingrandimenti, anche se è ovviamente preferibile un 20x80.

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