Balena
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Chiamata anche Cetus (alla latina), la Balena è un'immensa costellazione estesa 1231 gradi quadrati. Anticamente, però, non era il noto cetaceo a essere rappresentato, ma bensì uno strano mostro il cui mito accomuna diverse costellazioni fra le quali Cefeo e Andromeda. E proprio a questo mostro marino doveva essere sacrificata Andromeda, figlia del re d'Etiopia per placare l'ira di Nettuno, avendo la madre Cassiopea osato affermare che costei era più avvenente delle Nereidi.
Il Cetus è attraversato dall'equatore celeste, ma mentre nell'emisfero settentrionale si estende sino a +10 di declinazione, in quello meridionale si spinge sino a -25, il che può rendere un po' problematico osservare l'intera costellazione a nord della Pianura Padana, a causa della sempiterna presenza di inquinamento luminoso. La stella più luminosa, tuttavia, la Beta, di 2ª grandezza, è in grado di mostrarsi anche nei cieli più chiari e di forare le brume più dense; è nota anche come Deneb Kaitos ("coda della balena") ed è una bella stella color giallo-arancio distante circa 65 anni luce e una 50-ina di volte più brillante del Sole; si allontana da noi alla velocità di 13 km/sec e presenta un moto proprio di 0,233 secondi all'anno, il che si traduce nello spostamento di un grado in oltre 15.000 anni! E' abbastanza facile individuarla, quando culmina in meridiano, a poco più di una spanna sopra l'orizzonte, in quanto non sono presenti in zona altre stelle luminose.
Delle altre 7 stelle più brillanti della 4ª magnitudo abbiamo la Alfa, in arabo Menkar ("naso"), una gigante rossa distante 130 anni luce e 120 volte più brillante della nostra stella; farebbe certamente un figurone al centro del Sistema Solare, anche se per dimensioni non potrebbe certo rivaleggiare con Betelgeuse o Antares!
A 4 gradi e mezzo ovest di Menkar troviamo la Gamma, di 3ª grandezza, una doppia separabile già con modeste aperture in condizioni di ottimo seeing. Non è tuttavia impresa facile, perché se la separazione angolare — circa 3 secondi — in sé non spaventa, il forte sbilanciamento di luminosità tra le componenti, di quasi quattro magnitudini, può invece essere d'intralcio se vi è turbolenza atmosferica. La principale, di 3,5, è una stella bianca 16 volte più brillante del Sole, mentre la secondaria, di 7ª, è una stellina giallognola 2 volte più debole dell'astro diurno; essendo, però, più calda di quest'ultimo dobbiamo dedurne che appartenga al ramo delle nane, al di sotto, cioè, della Sequenza Principale.
A completare una sorta di triangolo ottusangolo, e che di fatto costituisce il principale asterismo per identificare la costellazione, c'è la Delta, stella azzurra di 4ª grandezza; è un astro di magnitudo assoluta -2 e 760 volte più brillante del Sole! Tuttavia l'interesse per questa stella è solo...di riferimento: a neppure un grado di distanza verso SE si trova infatti la celebre M77, una delle più brillanti galassie di Seyfert.
Va comunque da sé che la stella più famosa del Cetus è senza dubbio la Omicron detta anche Mira (in latino: "meravigliosa"), la prima variabile scoperta e divenuta il prototipo di un'importante famiglia di stelle che annovera circa 6000 componenti. Vale senz'altro la pena spendere qualche parola, ma per non appesantire il discorso rimandiamo a una breve pagina a parte (vedi).

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