Cassiopea
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La mitica regina etiope Cassiopea doveva essere una donna ben ambiziosa se arrivò a scatenare l'ira funesta di Nettuno per aver affermato che sua figlia Andromeda era più bella delle Nereidi! I protagonisti di questa singolare vicenda, compreso l'imbelle Cefeo che per scongiurare l'imminente devastazione ordita dal dio del mare dovette fare voto di sacrificare la figlia, sono stati immortalati in altre note costellazioni, alcune delle quali circumpolari. Fra queste vi è appunto Cassiopea, senz'altro la più facile da identificare per via delle le sue cinque stelle principali foggiate a "W"o a "M" — a seconda di quando la si osserva e quindi di com'è orientata — e situate in piena Via Lattea. Il nome di Cassiopea è di origine latina e lo si trova nel quarto libro delle Metamorfosi di Ovidio ove sono narrate le vicende cui abbiamo solo brevemente accennato.

La "W" di Cassiopea vista da Alfa Centauri
La costellazione si estende per 600 gradi quadrati ma in questo caso, come spesso avviene, le stelle più brillanti che formano il noto asterismo ne occupano solo all'incirca la 5ª parte. Un polverio di deboli stelline ne delimitano i confini a sud con Andromeda e Perseo, a est con la Lucertola (o Lacerta), a nord con Cefeo e infine a ovest con la Giraffa (o Camelopardalis).
Alfa Cassiopeiae o Shedir è una gigante rossa di grandezza 2.23 di cui si sospetta una leggera variabilità, dell'ordine di 2 o 3 decimi di magnitudine. E distante 230 anni luce ed è 850 volte più brillante del Sole. Una debole stellina di 9ª situata a 1' di distanza sembra tradirne la duplicità, ma si tratta di puro effetto prospettico, perché i due astri presentano moti propri differenti e pertanto inconciliabili con un sistema fisicamente legato. Il nome della stella deriva dall'arabo sadr (lo stesso nome da cui deriva la γ Cygni) e che significa "busto", probabilmente per il fatto di trovarsi nel mezzo della figura, usualmente rappresentata seduta e con uno specchio in mano.
Beta è una variabile tipo Delta Scuti, la più luminosa di questa classe, anche se le variazioni di luce sono soltanto di alcuni decimi; è stella bianca distante una 50-ina di anni luce e 28 volte più brillante del Sole; è all'incirca della stessa luminosità della precedente.
Gamma è invece una variabile irregolare che oscilla tra le magnitudini 1.6 e 3.3 e dunque può superare in luminosità la stessa Schedir; questa stella, di un bel colore azzurro e con temperatura superficiale di ben 25000°K, è distante 550 anni luce e quand'è al massimo arriva a essere 55000 volte più brillante del Sole.
Le restanti due stelle dell'asterismo, Delta ed Epsilon, sono due astri di terza grandezza; la prima delle due è bianca, distante 100 anni luce e 65 volte più luminosa del Sole, mentre la seconda è azzurra, situata a oltre 400 anni luce da noi e di una luminosità intrinseca pari a circa 2500 volte quella della nostra stella.
Infine ecco qua una sfida, pienamente degna di questo nome: Lambda Cassiopeiae, una doppia strettissima formata da due stelle di 5ª grandezza separate da solo mezzo secondo d'arco. Costituisce il classico test per telescopi di almeno 20 centimetri che si effettua allo scopo di sondare la bontà delle ottiche, ma che può svolgersi solamente nelle rare notti di seeing eccezionale. Il più delle volte non è possibile ottenere una netta separazione tra le 2 componenti, ma solo un allungamento dell'immagine di diffrazione o, al massimo, una sorta di "8". Sarebbe già comunque un notevole risultato.
Interessante e soprattutto doveroso è anche segnalare, prima di chiudere, una stella cospicua, seppure poco appariscente: la Rho, per la quale inviamo a un'apposita pagina.

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