Antlia e Pyxis
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Se il buon LaCaille, vissuto nel XVIII secolo, fosse ancora vivo, una delle domande che molti astrofili gli porrebbero sarebbe forse quella di sapere che cosa l'aveva veramente spinto a riempire il cielo australe di tante costellazioni piccole e apparentemente inutili.

Macchina pneumatica (museo virtuale di fisica)
Una di queste è appunto l'Antlia, situata a sud della parte centrale dell'Idra, e sarà quindi opportuno dire qualche cosa sull'origine del nome. È correntemente tradotta "macchina pneumatica" o "pompa", uno strumento che di per sè ha lo scopo di rarefare l'aria contenuta all'interno di una campana di vetro. Tuttavia, se andiamo a curiosare il significato greco (e il corrispondente latino) della parola scopriamo che antlìa (termine femminile) ha lo stesso significato del più antico antlìos (maschile) che indicava la stiva o la sentina della nave; da qui segue anche il neutro antlìon, che era la votazza per raccogliere l'acqua che poteva talvolta accumularsi in fondo alla sentina durante la navigazione; è quindi probabile che da quest'ultimo strumento sia derivata la pompa del LaCaille (e in neogreco antlìa significa effettivamente pompa). Forse si tratta di un ulteriore riferimento alla mitica nave Argo, successivamente smembrata fra Puppis, Carina, Vela e Pyxis; ed è certamente triste pensare che quest'antica e gloriosa triere dopo aver solcato per lunghi secoli i mari celesti abbia fatto miseramente naufragio finendo in mille pezzi!
Anche la contigua Pyxis è una piccola costellazione sbocciata dalla fervida immaginazione del LaCaille; come l'Antlia faceva parte, con ogni probabilità, della stessa nave e della quale avrebbe costituito l'albero rappresentato dalle tre stelle più luminose Alfa, Beta e Gamma. Il nome, tuttavia, è controverso. Viene usualmente tradotto con "bussola", ma questa non va intesa nell'accezione popolare del termine, ossia di strumento per la navigazione (e che comunque era sconosciuta al tempo degli Argonauti!); sia in latino sia in greco, infatti, il termine pyxis significa "scatola" (propriamente di legno di bosso) e per estensione vaso, contenitore, scrigno. In latino medievale era chiamata bùxula — a sua volta imparentato etimologicamente con pyxis — che indicava sia l'urna per le votazioni, sia la cassetta delle elemosine; dobbiamo quindi concludere che anche la comune bussola per naviganti prenda il nome dalla scatola che la conteneva.
Data la loro declinazione fortemente negativa, l'Antlia e la Pyxis hanno una limitata finestra di visibilità: il periodo migliore per osservarle, dopo l'imbrunire, è marzo-aprile.

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