Derivazione della Legge dei Quadrati
Poniamoci nel caso semplificato delle orbite circolari (Newton, comunque, lo dimostrò anche per quelle ellittiche) e si osservi la figura a lato. Questa mostra un pianeta in orbita attorno a una stella che partendo da P1 dopo un tempo t si trova in P2. Chiariamo subito che in un moto circolare uniforme l'oggetto orbitante, pur procedendo a velocità costante, è soggetto all'accelerazione centripeta per cui è di fatto costantemente accelerato. Le frecce bianche rappresentano, vettorialmente, le velocità tangenziali del pianeta; si può notare che quando questo è in P2 la freccia ha, ovviamente, sempre la stessa lunghezza (in quanto il moto è uniforme), ma ha cambiato direzione; ciò significa che il pianeta ha effettivamente accelerato, poiché la velocità è comunque variata (ricordiamo che l'accelerazione è definita come una variazione nel tempo della velocità). Chiamiamo allora w la differenza di velocità, simboleggiata dalla freccia arancione. Per tratti di orbita molto piccoli risulta con ottima approssimazione:

w / v = L / R       (1)

dove w è, come abbiamo visto, il differenziale di velocità, v la velocità tangenziale, L la lunghezza dell'arco P1-P2 ed R il raggio dell'orbita.
Indicato con C la lunghezza della circonferenza, valgono le seguenti relazioni:

R = C / 2π dalla quale segue immediatamente w / v = 2π · L / C       (2)

Indicato con t il tempo per percorrere L e con T quello per percorrere l'intera circonferenza C (definito Periodo), trattandosi di moto circolare uniforme risulta:

w / v = 2π · t / T e risistemando i termini: w / t = 2π · v / T       (3)

Sappiamo che la velocità di un punto che si muove di moto circolare uniforme è data dal rapporto tra la circonferenza e il periodo, ossia:

v = 2πR / T e quindi dalla (3) risulta la seguente relazione: w / t = 4π2R / T2       (4)

Dalla 3a Legge di Keplero risulta che R3 / T2 = k (una costante). Seguono allora le seguenti relazioni:

T2 = R3 / k   da cui   w / t = 4π2R / R3 · k e semplificando w / t = 4π2k / R2       (5)

Ma il rapporto w / t è un'accelerazione (nel nostro caso centripeta), poiché è una velocità su un tempo; indichiamola allora con a.
Posto 2k = G (si tratta di costanti), la (5) si può dunque riscrivere nel modo seguente:

a = G / R2 e considerando che è F = m · a (forza = massa × accelerazione) segue infine      F = G M / R2

Quest'ultima formula esprime la forza esercitata su un pianeta in funzione della distanza dalla stella. Se, come nel caso della Terra rispetto al Sole, la massa del pianeta è trascurabile, l'espressione precedente costituisce una esemplificazione della legge di Gravitazione Universale.

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